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La Pieve di S. Lorenzo e il Battistero di S. Giovanni Battista, collocati sull’altura anticamente fortificata che sovrasta il borgo, sono uno dei più importanti complessi pre-romanici del Piemonte. Il sito comprende anche il cosiddetto Castello Vecchio, ridotto in parte a rudere nella porzione più antica corrispondente alla torre di guardia, e il Castello Nuovo edificato nel XVII secolo in seguito alla distruzione del castello vecchio.
All’interno dell’antica area castellata si trovano anche sarcofagi alto-medievali.

Il complesso monumentale, “Segnalato FAI, è il risultato di un’evoluzione costruttiva e di impianto che originariamente vedeva l’edificio del Battistero e quello della Pieve collocati a quote differenti nel rispetto dell’antica orografia del luogo. Entrambi risalenti al periodo pre-romanico (IX-X sec.), al momento non si hanno notizie certe su una fondazione più antica.

I lavori di scavo archeologico iniziati nel luglio 2014 e tuttora in corso stanno apportando nuove e interessanti conoscenze intorno a tale problematica e al rapporto tra i due edifici, fondendosi con le “leggende” che riguardano Settimo Vittone, il suo territorio e la sua storia.

Il complesso architettonico è situato sulla via Francigena canavesana che ricalca l’antica via delle Gallie. Il percorso canavesano della via Francigena si sviluppa per un tratto di circa 40 Km, dal confine con la Valle d’Aosta al confine con la Provincia di Biella e attraversa il territorio dei Comuni di Carema, Settimo Vittone, Borgofranco d’Ivrea, Montalto Dora, Ivrea, Cascinette d’Ivrea, Burolo, Bollengo, Palazzo Canavese e Piverone, immerso in un contesto paesaggistico di grande valore storico e documentario. 

Il Battistero di San Giovanni

Il Battistero ha un impianto ottagonale semplice all’esterno e con nicchie ricavate nella muratura all’interno, mentre un’abside rivolta a nord-est rompe l’impianto centrale. La Pieve è una struttura ad aula unica voltata a botte, con due cappelle laterali e abside rettangolare. I due edifici subirono importanti interventi e vennero uniti tramite un corridoio di collegamento nel XIV sec. All’interno si trovano notevoli cicli di affreschi databili dal XIII al XV sec..

Battistero - interno
Battistero – fonte battesimale

Le recenti indagini archeologiche, che sono ancora in corso e che hanno interessato l’interno e parte dell’esterno del Battistero e in piccola parte il corridoio di collegamento con la Pieve, stanno avendo esiti di particolare rilievo per la storia dell’edificio battesimale e la sua evoluzione. L’emergere di un fonte battesimale ad immersione, in ottimo stato di conservazione, testimonianza di genere rara in Piemonte; l’esistenza di strutture murarie non note in precedenza; l’individuazione nel terreno di riempimento, di tombe privilegiate, permettono di accrescere maggiormente l’importanza e la curiosità per questo “piccolo gioiello” architettonico e per il territorio cui appartiene.

Pianta della Pieve